Scopriamo cos’è e a cosa serve il Biofeedback Elettromiografico, uno strumento innovativo utilizzato nella Riabilitazione, in particolar modo nel grande ramo della muscolatura.
Cos’è il Biofeedback Elettromiografico?
Il biofeedback elettromiografico è uno strumento innovativo utilizzato in campo riabilitativo e fisioterapico, ed è predisposto per il miglioramento del controllo dell’attività muscolare.
Si occupa quindi di misurare l’attività dei gruppi muscolari, fornendo così al soggetto informazioni costanti e in diretta sul suo stato di tensione muscolare.
Possiamo definirlo anche come una tecnica di trattamento che funge da supporto al fisioterapista nell’insegnamento al paziente nella contrazione e rilassamento dei muscoli-bersaglio.
Il termine “Bio-Feedback” indica la situazione in cui una funzione biologica di cui, normalmente, non siamo consapevoli, venga invece trasformata in un segnale che riusciamo a percepire.
A cosa serve?
Il biofeedback elettromiografico, dal punto di vista fisiologico, serve in veste di misurazione delle fibre nervose motorie che innervano il muscolo.
Ed è solitamente impiegato per:
- Ipotonotrofie da non uso
Nel trattamento postoperatorio dei muscoli ipotrofici
- Per rinforzo muscolare nelle sindromi dolorose di spalla
- Gonartrosi
- Coxartrosi
- Come esercizio terapeutico nelle lesioni nervose periferiche e centrali.
Essendo una metodologia di assistenza al controllo muscolare, i suoi usi sono di ampissima vastità. Quella principale è in veste riabilitativa.
È molto utile nel recupero del controllo di determinati gruppi muscolari, conseguenza di lesioni del sistema nervoso centrale, come ad esempio la sclerosi multipla.
Viene utilizzato anche per contrastare la difficoltà di reclutamento di alcuni gruppi di muscoli a causa di una prolungata immobilità, oppure inibiti a causa di particolari dolori.
Come funziona?
Il biofeedback elettromiografico funziona con l’applicazione di piccoli elettrodi sui punti motore del muscolo da trattare.
Gli elettrodi sono collegati all’apparecchio che registra l’attività del muscolo “attivato”. Il paziente deve contrarre una prima volta il muscolo alla massima potenza e per quanto più tempo riesca, al fine di “equilibrare” l’apparecchio.
Questa prima contrazioni e quelle successive, che il paziente dovrà eseguire con la regolarità richiesta dallo specialista, vengono rilevate ed esaminate dall’apparecchio che, mediante un segnale trasformato in led visivo ed un suono, fornisce indicazioni riguardanti il tono muscolare del paziente.
Quali sono i suoi benefici?
I benefici dell’utilizzo del biofeedback elettromiografico sono di supporto ad un’attività riabilitativa specifica. Un aiuto lungo il percorso di ripristino muscolare del soggetto in questione.
Nel caso del paziente, questo strumento consente di:
- Ridurre il dolore cronico, identificando i muscoli contratti e rilassandoli, controllando così anche i dolori alla schiena e alle articolazioni.
- Diminuire l’emicrania, perché stress e tensioni muscolari possono comportare dolori di questo tipo. Imparando a rilassare i muscoli, si riduce la possibilità che tensioni e stress sfocino in qualcosa di molto fastidioso.
- Controllare l’ansia, perché il Bfb-Emg permette di controllare le risposte agli stimoli ansiogeni.
Controindicazioni
Non ci sono controindicazioni nell’utilizzo del biofeedback elettromiografico. Perché non è uno strumento che comporta o somministra stimoli particolari. Ma, semplicemente, conserva e cattura l’attività prodotta dal lavoro del muscolo in quel dato istante.
Ovviamente, è importante l’utilizzo affidandosi a professionisti specializzati, che eventualmente possano percepire se ci sia una difficoltà del paziente dal punto di vista cognitivo.
Biofeedback Elettromiografico Costo
Essendo una strumentazione all’avanguardia e utilizzata prettamente da centri specializzati nel settore, il costo del biofeedback elettromiografico è certamente poco economico.
Il prezzo può variare dai 300 euro sino a giungere a 3 o 4 mila euro, a seconda della tipologia di strumento e di utilizzo specifico che se ne fa.
Biofeedback Elettromiografico per Pavimento Pelvico
Il Biofeedback è una delle tecniche utilizzate per la riabilitazione del pavimento pelvico, con l’obiettivo di un’educazione completa del paziente.
Questa tipologia di trattamento può avere diversi approcci. Dagli esercizi muscolari, eseguiti in modo specifico, così come una ginnastica dei muscoli del pavimento pelvico, con l’obiettivo di allenarli alla contrazione e al rilassamento.
Ed anche una serie di stimoli allo scopo di migliorare la sensibilità di due zone specifiche come il retto e la vagina.
Biofeedback Elettromiografico Fibromialgia
Il biofeedback elettromiografico è una metodologia scientificamente valida come supporto e aiuto al dolore nella fibromialgia.
Utilizzando il sistema nervoso e i suoi meccanismi naturali, questa tecnica lima e desensibilizza il dolore, controllando e riducendo i propri stati di tensione muscolare.
Normalizza le funzioni del sistema nervoso che causano i sintomi non dolorosi, per poi desensibilizzare le vie del dolore, ree di attivare le zone del corpo doloranti.
Dove fare il Biofeedback Elettromiografico?
Un Centro d’Eccellenza dove fare il Biofeedback Elettromiografico a Brescia e Bergamo è il Centro Kinetik Salute di Rogno e Bienno.
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