Qual è la differenza tra Osteopatia e Fisioterapia?

Qual è la differenza tra Osteopatia e Fisioterapia?

Osteopatia e Fisioterapia sono entrambe volte al recupero delle condizioni ottimali di salute, ma lavorando in maniera molto diversa tra loro, con approcci differenti l’uno dall’altro.

Di conseguenza, la figura dell’osteopata e quella del fisioterapista divergono perché utilizzano metodologie differenti per raggiungere un obiettivo comune, quello della salute del paziente.

Sono entrambi terapisti manuali che vengono chiamati in causa per patologie e problemi diversi tra loro, accomunati però dall’obiettivo di far star bene e in salute il paziente.

Cos’è l’Osteopatia?

L’Osteopatia è una terapia manuale che incentra il suo operato più sulla salute del paziente che sulla malattia. È stato il chirurgo statunitense, il dottor Andrew Taylor Still, ad aver coniato questo termine.

Essa si basa sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi e il trattamento della persona. Lavora con un approccio non sintomatico, bensì causale, comprendendo quelle funzionalità alterate del corpo che portano a segni o sintomi che poi sfociano in dolore.

L’osteopatia ha avuto origine negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento, per poi diffondersi nei primi anni del Novecento in Europa, soprattutto in Inghilterra e Francia.

Cos’è la Fisioterapia?

La Fisioterapia è una branca della medicina che si occupa di curare, prevenire e riabilitare soggetti affetti da patologie congenite acquisite in ambito neurologico, muscolare e scheletrico.

È un trattamento che suddivide il suo operato in un ciclo con almeno una seduta a settimana, che può variare a seconda della disfunzione o patologia esaminata.

Con la fisioterapia, vengono valutate postura e zone del corpo da trattare manualmente, per poi elaborare un piano terapeutico e definire gli obiettivi ed il percorso per la guarigione.

Che differenza c’è tra un Osteopata e un Fisioterapista?

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C’è ovviamente una determinata differenza tra il lavoro dell’osteopata e quello del fisioterapista, così come i percorsi di studi da intraprendere per queste due professioni. Osteopatia e Fisioterapia non sono certamente la stessa cosa, pur rientrando nel mondo sanitario.

L’Osteopata è un operatore sanitario, riconosciuto in questa veste solo dal 2020, che utilizza un approccio olistico nei confronti di cura e guarigione dei pazienti.

L’approccio dell’osteopata è rivolto più alla persona che al sintomo. Non cura la patologia, ma si occupa degli effetti e delle concause legate alla malattia.

Il Fisioterapista è un operatore sanitario in possesso di diploma di Laurea che svolge prevenzione, cura e riabilitazione motoria, delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali, conseguenza di eventi patologici.

È un professionista che indaga sulla salute del paziente al fine di predisporre l’anamnesi medica. Il fisioterapista valuta la postura e le aree del corpo che poi tratterà manualmente. Osteopatia e Fisioterapia sono utili per diverse ragione, che si distinguono le une dalle altre.

 

Osteopatia e Fisioterapia: quando si va da un Osteopata?

Si va dall’osteopata quando si hanno problemi cervicali, lombalgie, nevralgie, sciatalgie, artrosi, cefalee, ma anche per dolori da traumi e disturbi intestinali, ginecologici e urinari.

L’osteopatia può essere utile anche nei casi di disturbi psicologici, quindi come tecnica per contrastare depressione, vertigini o stanchezza cronica.

Cosa si cura con l’Osteopatia?

L’Osteopatia ha il compito di riequilibrare le funzioni vitali a scopo curativo e preventivo. Vediamo nel dettaglio quali sono le patologie che l’osteopatia si avvale di curare. Sono 3 Sistemi:

  • Neurovegetativo: fatica cronica, fibromialgia, senso di oppressione, turbe del sonno, irritabilità, stati depressivi, stati ansiosi, reflusso gastroesofageo, stipsi, disordini funzionali delle vie digestive, colon irritabile, ernia iatale, bruciore di stomaco, problemi post-operatori cardiocircolatori, emorroidi, dismenorrea.
  • Muscolo-scheletrico: ipercifosi, iperlordosi, lombalgia, cervicalgia, dorsalgia, dolori al coccige, colpo di frusta, periartrite scapolo omerale, problemi dell’anca, gonalgia, pubalgie, fascite, tendiniti …
  • Neurologico: vertigini, cefalee, ernia del disco, nevralgie facciali, nevralgie cervico-brachiali, cruralgie, sciatalgie;

L’Osteopatia non è invece indicata nel caso di lesioni anatomiche gravi e quando vi sono delle urgenze mediche.

Quando si va da un Fisioterapista?

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Si va da un fisioterapista quando è necessario l’utilizzo di una terapia manipolativa e manuale, posturale e fisica, per curare e recuperare le funzionalità degli arti, delle articolazioni e dei muscoli.

È utile per la riabilitazione post trauma o per una patologia, al fine di recuperare il miglior stato di salute possibile.

Cosa si cura con la Fisioterapia?

La fisioterapia, come già detto, ha come obiettivo quello di recuperare le funzionalità di parti del corpo lesionate da traumi o patologie specifiche.

I campi di applicazione della fisioterapia sono:

  • ginecologia
  • cardiologia
  • pneumologia
  • neurologia
  • ortopedia

Di seguito, nel dettaglio le condizioni più conosciute e comuni che vengono trattate dal fisioterapista:

  • Mal di testa.
  • Artrite
  • Atrosi
  • Mal di schiena
  • Sciatica
  • Dolore al collo.
  • Malattie degenerative del disco.
  • Sindrome da impingement.
  • Capsulite adesiva (la cosiddetta “spalla congelata”).
  • Lesioni da sforzo ripetitivo (RSI).
  • Distorsioni e stiramenti.
  • Dislocazione articolare
  • Instabilità articolare.
  • Spondilite, spondilolisi, spondilolistesi.
  • A seguito di interventi chirurgici articolari per riparazione menisco, tendini, legamenti.
  • Post sostituzione articolare (sostituzione totale del ginocchio, artroplastica dell’anca).
  • Post frattura.
  • Lesioni da incidenti automobilistici, come il colpo di frusta.
  • Debolezza muscolare.
  • Problemi ginecologici e pelvici come dolore pelvico cronico, i prolassi e disfunzioni sessuali sia maschili che femminili
  • Problemi generali che comportino equilibrio e rischi di caduta.
  • Affaticamento generale e decondizionamento.
  • Problemi urologici come incontinenza vescicale.
  • Problemi estetici come adipe, cellulite, tessuto connettivo lasso e rughe.

Ci sono altre condizioni che la fisioterapia tratta, come la sindrome della cuffia dei rotatori, dello sbocco toracico e del tunnel carpale.

Il gomito del tennista e del golfista, così come il ginocchio del jumper e del corridore, la spalla del nuotatore e la fascite plantare.

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